Vivere in questa cosa che non ho più
adesso vivere in questa cosa che tu non sai
allora dico vivere in questa cosa che non vuoi più
ma quindi è vivere in questa cosa che non sai
Mi circondo di cose
tra le più disparate
possiedo anche qualche mappa appesa
che mi orienta verso lande inimmaginate
Sul secondo scaffale
acrilico in vaso
colori udibili ma non edibili
ne approfitto e ci affondo dentro il naso
Riempio bottiglie di
qualche brandello di musica inesplorata
faccio collage per ricomporre i pezzi
uso vinavil per incollarmi la giornata
Chiedo soccorso a te
per ripescarmi da me
da questa polvere di carta e di pensieri
che è anche l’alito della mia poesia
Ti sembra che raccolga solo cose astratte
io le mostri come coppe, le mie carte matte
catalogo ogni cosa come fosse stata mia
progettata, ideata ed inviata a chicchessìa
usata dalle mani che mai viste non si sono
attraverso quelle strade già vibranti di frastuono
tuono, la ragione è il suono
catturo fotogrammi, istanti, ideogrammi, fonogrammi
reperti certi certamente inscindibili
ed al tempo inconfondibili
necessari più di manciate di fusibili
in questo Atlantide che è il mondo
mosaico del profondo
io mi ci tuffo fino in fondo
ti invito ad inseguirmi qui nella mia storia
abbraccia la filosofia che ora t’annoia
presupposti per pericoli supposti
appostamenti flebili
nei ricordi già riposti
credits
from Esteso,
released February 7, 2020
Davide Nicchio - lyrics, vocals, keys
Alberto Forzan - vocals
Federico Lincetto - bass
Stefano Cosi - drum programming
French band flesh out the straightforward thrills of house music with rich tones and dynamic arrangements flecked with jazz, funk, and soul. Bandcamp New & Notable Feb 18, 2024